Congedo di paternità, Ue: l’Italia deve adeguarsi

Buone notizie per i futuri padri italiani, presto potranno raddoppiare i giorni di congedo retribuito che potranno utilizzare per stare a casa con il proprio figlio o figlia appena nato. Al momento nel nostro Paese il congedo di paternità è di cinque giorni, più uno facoltativo che però può essere utilizzato solo sottraendolo ai giorni di permesso della madre. Il Consiglio Ue ha adottato in maniera definitiva una direttiva che mira a migliorare l’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e per tutti cloro che devono assistere parenti malati.
Tra le norme, che dovranno essere incorporate nel diritto nazionale al massimo entro tre anni, c’è anche quella quella che prescrive che siano concessi almeno dieci giorni lavorativi di congedo di paternità per ottenere i quali non sarà necessaria alcuna anzianità di servizio. L’Italia sarà quindi obbligata ad adeguarsi e ad raddoppiare quindi i giorni previsti dalla legge nazionale che è al momento una delle più sfavorevoli d’Europa.

Inoltre sarà obbligatoria l’introduzione in ogni Paese membro di almeno quattro mesi di congedo parentale per ognuno dei genitori, di cui due retribuiti e non trasferibili, con il livello della retribuzione e il limite di età del bambino per usufruire del congedo che sarà lasciato però all’iniziativa degli Stati membri. La non trasferibilità è un modo per favorire il reinserimento delle donne nel mondo del lavoro ed evitare che l’uomo trasferisca alla donna i suoi mesi di congedo lasciando solo a lei l’onere della cura del piccolo e aumentando i giorni in cui lei rinuncia al suo impiego. Inoltre dovranno essere concessi almeno cinque giorni di congedo per i lavoratori che aiutano i familiari bisognosi di assistenza o di sostegno a causa di un grave motivo di salute.

L’approvazione è arrivata proprio nel giorno in cui l’Unicef ha pubblicato un rapporto sul sostegno alle famiglie nei Paesi più ricchi del mondo, che classifica il nostro al 19esimo posto tra le 31 nazioni prese in considerazione. Secondo il rapporto Svizzera, Grecia, Cipro, Regno Unito e Irlanda sono quelli con le politiche meno favorevoli. Guardando da vicino i dati sul congedo parentale interamente retribuito in 41 paesi, indica che solo la metà dei paesi offrono almeno 6 mesi di congedo di maternità interamente retribuito. L’Estonia offre alle madri la più lunga durata di congedo interamente pagato a 85 settimane, seguita da Ungheria (72 settimane) e Bulgaria (61 settimane). Gli Stati Uniti sono il solo paese incluso nell’analisi e uno fra i soli 8 paesi al mondo che non ha politiche nazionali per il congedo di maternità, né di paternità. L’Italia è al 19esimo posto della classifica (dati 2016), con 25 settimane di congedo di maternità interamente retribuito, il 34% dei bambini sotto i 3 anni iscritti a servizi per l’infanzia e il 93% dei bambini fra i 3 e i 6 anni iscritti a istruzione prescolare.
Europatoday

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