Gentiloni: “Leggi veloci per il Recovery in Italia”

Il problema dell’Italia sull’utilizzo dei 209 miliardi di euro del Recovery Fund non sono i progetti, o la creazione di una task force, ma la macchina burocratica delle leggi italiane che potrebbe ritardarne l’esecuzione. Questa la sintesi del ragionamento di Paolo Gentiloni, commissario Ue per gli Affari economici, oggi su Repubblica.

“Non mi preoccupano le scadenza di queste settimane, rispetto alle quali non c’è un particolare ritardo italiano. Quello che mi preoccupa di più è l’esecuzione del piano, le procedure per eseguirlo. Servono leggi parlamentari che creino corsie preferenziali e procedure straordinarie perché i 209 miliardi arriveranno solo se saranno rispettati gli obiettivi nei termini stabiliti. E l’Italia ad oggi non ha dimostrato di saper assorbire al meglio le risorse europee. La prima tranche potrebbe arrivare prima dell’estate con il 13% d’anticipo delle risorse. Il piano deve essere presentato entro febbraio”, ha detto Gentiloni.

“Sia chiaro – ha aggiunto – il Recovery non è una finanziaria bis. Non bastano solo incentivi ma servono prevalentemente investimenti e riforme. Altrimenti la Commissione rivedrà il piano”.

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