“La capacità di produzione in Europa arriverà a 2-3 miliardi di dosi l’anno: questo è l’obiettivo che abbiamo per fine anno”, ha detto il commissario europeo all’industria, Thierry Breton, a capo della task force di Bruxelles anti COVID-19.
In un’intervista al Corriere della Sera il commissario ha anche spiegato le ragioni dei ritardi e il futuro piano di produzione e distribuzione dei vaccini. “In Europa abbiamo cercato di fare in modo che i vaccini messi sul mercato avessero tutti l’autorizzazione dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali. Per essere sicuro che non ci fossero effetti secondari”.
“Se un paese – ha aggiunto – per delle ragioni d’urgenza vuole non aspettare l’autorizzazione dell’Ema può farlo ma a suo rischio e pericolo. A oggi sono stati consegnati in Europa 43 milioni di dosi e somministrate 30 milioni e 204 mila. Alla fine di marzo il nostro obiettivo è arrivare 95-100 milioni di dosi”.
“All’Italia sono state consegnate 6.542.262 dosi e ne sono state somministrate 4.434.131. Gli Stati membri devono mettere in pratica velocemente la loro politica vaccinale perché la capacità di produzioni di dosi aumenta di settimana in settimana”.