Lavoro digitale: parti sociali a confronto con Ue

Avviata la prima consultazione con le parti sociali e la Commissione europea per i lavoratori delle piattaforme digitali. Con l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro. La consultazione durerà 6 settimane.

“La crisi del coronavirus ha accelerato la trasformazione digitale e l’espansione dei modelli di attività basati su tali piattaforme nel mercato interno. Alcune piattaforme hanno svolto un ruolo importante nel garantire l’accesso ai servizi durante i periodi di lockdown. Al contempo però la crisi sanitaria ha ulteriormente messo in evidenza la situazione vulnerabile di coloro che lavorano nell’economia delle piattaforme, sia in termini di esposizione a rischi per la salute e la sicurezza che di limitatezza delle tutele sociali e delle prestazioni corrispondenti”, si legge nel documento dell’esecutivo di Bruxelles.

Nicolas Schmit, Commissario per il Lavoro e i diritti sociali, ha dichiarato: Con la transizione digitale già in corso non possiamo perdere di vista i principi basilari del nostro modello sociale europeo. Dovremmo valorizzare al massimo il potenziale occupazionale delle piattaforme digitali ma anche garantire dignità, rispetto e tutele alle persone che le usano per lavorare. Le opinioni delle parti sociali saranno essenziali per mettere a punto un’iniziativa equilibrata dedicata al lavoro tramite piattaforme digitali nell’UE”.

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