Macron contro Sassoli, la sfida di Strasburgo

Non importa che il mondo sia alle prese con la pandemia di coronavirus, il Parlamento europeo deve continuare a riunirsi in maniera alternata nelle sue due sedi di Bruxelles e di Strasburgo. A chiederlo è il presidente francese, Emmanuel Macron, che sta facendo pressione su quello dell’Assemblea comunitaria, David Sassoli, affinché quest’ultimo smetta di far svolgere le sessioni plenarie solo nella sede belga. “In questo momento sto lottando con le unghie e con i denti per l’idea che il Parlamento europeo si riunisca a Strasburgo perché se accettiamo che si riunisca solo a Bruxelles, siamo fregati, perché tra 10 anni tutto sarà a Bruxelles e la gente parlerà tra di loro a Bruxelles”, ha detto Macron in un dibattito con gli studenti dell’Università di Vilnius. Sassoli ha deciso di annullare l’imminente riunione che si dovrebbe svolgere nella città alsaziana dal 5 all’8 ottobre, dopo che le autorità belghe l’hanno designata come zona rossa a causa del numero elevato di casi di coronavirus. E lo stesso potrebbe accadere alla seconda sessione prevista a ottobre che dovrebbe iniziare il 19.

Macron ha perciò scritto una lettera a Sassoli in cui afferma di “deplorare” la decisione, in quanto la Francia, sostiene, è “particolarmente attaccata alla sede di Strasburgo che è per tutti gli europei una città di riconciliazione e di pace e anche, per la democrazia europea, una garanzia essenziale della diversità”. L’attaccamento francese alla sede di Strasburgo, nonostante gli eurodeputati stessi da tempo lamentino che la doppia sede sia solo uno spreco di tempo e di risorse, è dovuto anche al fatto che l’indotto della città di meno di 300mila abitanti, guadagna non poco nella settimana della plenaria che si svolge lì ogni mese, con i 705 deputati, e centinaia e centinaia di funzionari, assistenti nonché giornalisti che si trasferiscono lì per quattro giorni.

Senza entrare nel merito della battaglia contro la doppia sede Sassoli ha risposto anche lui con una missiva all’inquilino dell’Eliseo, sottolineando che spostare una “quantità considerevole” di persone da Bruxelles a Strasburgo, “una zona ad alto rischio in un’altra zona ad alto rischio”, causerebbe “inevitabilmente un notevole aumento del rischio di esposizione al virus non solo per i deputati e il personale, ma anche per la popolazione delle regioni in questione”. L’atteggiamento del presidente Macron è stato bollato come “irresponsabile e paradossale”, dall’eurodeputata della Lega Rosanna Conte, secondo cui sarebbe svolgere la plenaria a Strasburgo sarebbe “irresponsabile, perché far spostare per appena 4 giorni di lavori migliaia di persone (tra l’altro con viaggi concentrati in determinate fasce orarie) rischia di favorire l’aumento di contagi”, e anche “paradossale (e sintomo di una retorica ambientalista ipocrita), perché costringere migliaia di persone a spostarsi solo per una questione di orgoglio nazionale non solo costerà milioni di euro di fondi pubblici (la stima è che i traslochi pesino ogni anno oltre 100 milioni di euro), ma avrà un impatto sull’ambiente che, francamente, si potrebbe evitare (19mila tonnellate di Co2 prodotte annualmente nella spola tra Strasburgo e Bruxelles)”.
Europatoday

Recommended For You

About the Author: RED

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi