L’Italia non riesce a bloccare le sanzioni alla Russia, rinnovate di altri sei mesi

L’Europa va avanti con le sanzioni contro Mosca. Il Consiglio europeo ha deciso di prolungarle di altri 6 mesi perché la Russia non ha fatto progressi sufficienti nell’applicazione dell’accordo di Minsk con l’Ucraina, seguito all’annessione della Crimea. Le sanzioni erano state decise per la prima volta nell’estate 2014 e da allora sono sempre state rinnovate. A Bruxelles i leader Ue hanno anche invitato di nuovo Mosca “a riconoscere la responsabilità” nella catastrofe del volo MH17 abbattuto da un missile nei cieli ucraini nel 2014.

Per  l’Italia, che ha l’eliminazione delle sanzioni nel contratto di governo stipulato tra lega e Movimento 5 Stelle, è una sconfitta. Le sanzioni “danneggiano l’economia dell’Italia”, ha affermato il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ricordando che il loro superamento è “nel contratto di governo ed è l’idea della Lega da sempre”. La battaglia oggi però è stata persa ma il leader del Carroccio promette di continuare a provarci anche in futuro. “Vedremo di far valere i nostri no anche su questo, ma riusciamo a dirne solo due o tre alla volta”, ha concluso.

Ad essere preoccupata la Coldiretti che teme che alle sanzioni faccia seguito una ulteriore rappresaglia della Russia con la continuazione dell’embargo totale per un gran numero di prodotti agroalimentari ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia ed Australia. “Il risultato delle contromisure volute da Vladimir Putin è l’azzeramento della spedizione di prodotti agroalimentari Made in Italy in Russia che per molto tempo è stata un mercato importante per l’Italia”, ha lamentato l’associazione.

Critiche al governo sono arrivate sia dal Pd che da Forza Italia. “Tanto rumore per nulla: nulla su Dublino, nulla su redistribuzione rifugiati, nulla su solidarietà. Ah, e le sanzioni alla Russia? Rinnovate naturalmente. E il fondo per la Libia? Già deciso prima. Ore di negoziati per non ottenere nulla, tranne che l’isolamento dell’Italia”, ha scritto su Twitter il democratico Sandro Gozi, ex sottosegretario agli Affari europei dei governi Renzi e Gentiloni. “Se i contenuti sono quelli fin qui trapelati ci sembra che siamo di fronte a un passo indietro e che nessuna delle aspettative che il governo aveva sbandierato siano state realizzate”, ha dichiarato Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato, aggiungendo: “Non capiamo come abbia potuto il presidente Conte affermare che l’Italia sul fenomeno migratorio non è più sola e che l’Europa è ora più solidale”.

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